Il "Pap-Test"
In Italia ogni anno muoiono circa 1100 donne a causa del carcinoma della cervice uterina, circa 10 donne su 100.000. La cervice uterina o collo dell’utero è quella parte dell’utero che sporge in vagina ed è per questo motivo facilmente raggiungibile per esami diagnostici di diverso tipo. L’evoluzione del carcinoma cervicale è caratterizzata fortunatamente da un lungo periodo di malattia non invasiva;
Ciò significa che facendo controlli di routine ogni 2-3 anni si potrà tempestivamente identificare le atipie con il vantaggio di poter attuare terapie che assicurano una guarigione definitiva.
Essendo totalmente asintomatico, il cancro è identificabile soltanto sottoponendo tutte le donne in età a rischio a un esame, il pap-test, che si esegue facilmente durante una normale visita ginecologica, prelevando le cellule desquamate dal collo dell’utero.
Il Pap-Test ha consentito così di ridurre negli ultimi due ventenni di oltre il 50% la mortalità complessiva per tumore all’utero !
Metodo di prelievo cellulare tramite Pap-Test
Le "colpe" sono dell' HPV
Il carcinoma della cervice è attualmente riconosciuto come un tumore di origine virale causato dall’infezione genitale da virus del papilloma umano HPV. Il virus si trasmette attraverso i rapporti sessuali con persone infette ed il Pap-Test ci consente di evidenziarne le alterazioni che produce sulle normali cellule del collo dell'utero. Pertanto la sua funzione è importantissima !
Esistono oltre 100 sottotipi del virus HPV, e possono colpire le aree più disparate del nostro corpo, dalla bocca alla cute, fino al collo dell'utero, la vagina, la vulva, e la regione perianale ove forma in genere delle escrescenze.
I sottotipi più pericolosi per l'apparato genitale femminile sono meno di 10 e possono essere tutti identificati con un tampone vaginale specifico.
​